dal 26 al 28 settembre MediCare Padel Contest Torino 2024
MediCare Padel Contest Torino 2024
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Offerta di lavoro: meccanico per ciclofficina
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Offerta di lavoro: meccanico per ciclofficina
La storia del Motovelodromo affonda le sue radici negli anni ’20 dello scorso secolo. Costruito su progetto dell’architetto Vittorio Ballatore di Rosana – esponente del liberty torinese – è l’unica architettura sportiva della città ancora esistente risalente ai primi trent’anni del Novecento.
La regina della struttura è sicuramente la sua pista, lunga 393 metri e con un’inclinazione superiore a quella dei velodromi da bici, era infatti stata originariamente pensata per ospitare anche gare di macchine e moto da corsa. Su questa pista si conclusero alcune tappe del Giro d’Italia e della Milano-Torino, gare che videro sfrecciare campioni del calibro di Bartali e Coppi.
Non solo bici, infatti fin dai primi anni dall’apertura il Motovelodromo ospitò gare delle più disparate discipline: dalla bici al rugby, dall’atletica al baseball, per arrivare fino al calcio (il Torino qui vinse i campionati del 1925-26 e del 1943- 44) e ai concerti.
Riaprire ospitando tante discipline diverse vuole dunque anche essere un gesto per onorare la sua eredità storica e sportiva in un continuum tra passato, presente e futuro.
La storia del Motovelodromo affonda le sue radici negli anni ’20 dello scorso secolo. Costruito su progetto dell’architetto Vittorio Ballatore di Rosana – esponente del liberty torinese – è l’unica architettura sportiva della città ancora esistente risalente ai primi trent’anni del Novecento.
La regina della struttura è sicuramente la sua pista, lunga 393 metri e con un’inclinazione superiore a quella dei velodromi da bici, era infatti stata originariamente pensata per ospitare anche gare di macchine e moto da corsa. Su questa pista si conclusero alcune tappe del Giro d’Italia e della Milano-Torino, gare che videro sfrecciare campioni del calibro di Bartali e Coppi.
Non solo bici, infatti fin dai primi anni dall’apertura il Motovelodromo ospitò gare delle più disparate discipline: dalla bici al rugby, dall’atletica al baseball, per arrivare fino al calcio (il Torino qui vinse i campionati del 1925-26 e del 1943- 44) e ai concerti.
Riaprire ospitando tante discipline diverse vuole dunque anche essere un gesto per onorare la sua eredità storica e sportiva in un continuum tra passato, presente e futuro.
Scopri tutti gli Sport del Motovelodromo:
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MediCare Padel Contest Torino 2024 leggi l’articolo di Tuttosport
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Vieni a provare uno degli 8 nuovissimi campi da padel panoramici al Motovelodromo. Prenota un corso o la tua lezione con uno dei nostri maestri cerficati. Offriamo lezioni singole e di gruppo per tutte le categorie di giocatori.
Il Padel nasce negli anni ’70 in Messico e si espande velocemente in Argentina dagli anni ‘ 90 e in Spagna nei primi anni 2000. Inizialmente giocato in campi con fondo e pareti laterali in cemento, dall’inizio del nuovo millennio è giocato prevalentemente in campi con pareti vetrate e griglia metallica, con a terra erba sintetica. In Italia il Padel arriva gli inizi del 1990, dove viene riconosciuto dal C.O.N.I. e nasce la prima federazione Padel italiana (1992), ma rimane per lungo tempo uno sport limitato a pochi singoli esperimenti. Dal 2008 il Padel ha trovato casa nella Federazione Italiana Tennis, e in questi anni sta vivendo un momento di forte crescita, complice anche la facilità di gioco che permette davvero a tutti di praticarlo, indipendentemente dal livello di gioco, dall’età, dal sesso o dalla forma fisica.
Si gioca sempre in quattro, due per campo, all’interno di un campo che misura 20x10m, circondato da pareti in vetro e griglie metalliche e diviso in due dalla rete di gioco. Il punteggio si calcola nello stesso modo del tennis, le racchette sono più corte e senza corde, più simili ai racchettoni da spiaggia. La pallina è molto simile alla palla da tennis; l’obiettivo del giocatore è colpirla prima che tocchi due volte a terra e rimandarla nel campo avversario in modo che la palla tocchi come prima cosa sempre il suolo, prima delle pareti; non può essere passata tra compagni di squadra. La particolarità è che anche le recinzioni del campo (parete di fondo in vetro e pareti laterali con griglia metallica) fanno parte del campo e possono essere sfruttate rendendo l’azione più dinamica. Il gioco è molto facile, immediato sin dalla prima prova, e diventa via via più spettacolare con l’aumento del livello di gioco dei partecipanti. In Spagna si dice che “il padel engancha”, cioè che “il padel prende” e non ti lascia più, sin dalla prima volta.
Il Padel è uno sport adatto e divertente a tutte le età, per entrambi i sessi, praticato a diverse velocità, per sportivi di ogni livello. Incoraggiamo tutti a provare questo sport perché ci si diverte fin dalla prima partita anche non conoscendo la tecnica o le regole. Per iniziare bastano 4 amiche o amici e il gioco è fatto; consigliamo anche di avvalersi del supporto dei nostri maestri in modo da prendere confidenza con il gioco, le regole e i gesti tecnici di base.
È uno sport di squadra, stimola i bambini all’affiatamento tra loro, è un ottimo pretesto per passare del tempo in compagnia all’aria aperta, creare o solidificare dinamiche di gruppo, muoversi divertendosi e costruire dei bei ricordi. Anche nel Padel per ogni parta “non può mancare il terzo tempo”!
Scopri i 4 campi regolamentari da beach volley del Motovelodromo, con sabbia portoghese riscaldata. I corsi saranno tenuti dal nostro partner ShotFive, che propone un’offerta di alto livello grazie allo staff di soli professionisti certificati.
Il Beach Volley nasce nella soleggiata Santa Monica, dove di certo non mancano le spiagge, ed è un derivato della pallavolo indoor. Le prime partite di Beach Volley si tennero intorno al 1920 e lo sport fu inserito tra le discipline olimpioniche a partire dal 1996. A livello internazionale le squadre che detengono la maggior parte delle medaglie olimpiche sono Stati Uniti e Brasile.
Come per la pallavolo si gioca in due squadre, ognuna nel proprio campo, che è diviso da quello avversario da una rete. Tuttavia il campo è più piccolo e il terreno di gioco è in sabbia. Nei tornei ufficiali si gioca sempre in due per squadra, ma nulla vieta di praticarlo in più giocatori a livello amatoriale. Le regole di gioco coincidono per la maggior parte con quelle dalla pallavolo indoor.
Veloce, emozionante e dall’azione esplosiva, il Beach Volley è uno degli sport competitivi e ricreativi di maggior successo al mondo.
È inoltre uno sport molto completo, dal momento che il concetto di rotazione permette a tutti i giocatori di essere preparati sia da un punto di vista muscolare, che tattico e d’azione. Infine, immergere i piedi nella sabbia riporta tutti alle estati passate sulla spiaggia: chi non vorrebbe evadere dagli affanni quotidiani per qualche ora?
Vieni a provare l’emozione di girare sulla pista che vide sfrecciare Fausto Coppi e Gino Bartali. Per te tante attività per scoprire e praticare questo magico sport.
Già pochi anni dopo l’invenzione della bicicletta – a fine ‘800 – si iniziarono a disputare le prime gare di velocità su circuiti chiusi: lo sport ha avuto fin da subito un grande seguito in tutta Europa tanto da essere incluso tra gli sport olimpici della prima Olimpiade moderna del 1896. Proprio in questo periodo, e nel ventennio successivo, sulla scia dell’entusiasmo ciclistico, sono stati costruiti la maggior parte dei velodromi italiani ed europei, tra cui il Motovelodromo Fausto Coppi.
Il ciclismo su pista è ancora oggi molto popolare nei paesi dell’Europa centro-occidentale, in Australia, in Giappone e in Nuova Zelanda, mentre in Italia, dopo il periodo d’oro degli anni ’30 del secolo scorso, ha perso di popolarità lasciando il passo alla disciplina della bici su strada. Tuttavia, l’eredità del ciclismo su pista italiano continua a vivere grazie alle numerose vittorie degli atleti che rappresentano la nostra nazionale.
Lunga circa 400 metri e con un’inclinazione massima di 45 gradi, la pista è sicuramente un’attrazione per gli appassionati di bici su pista, anche grazie alla caratura dei personaggi che qui fecero la storia del ciclismo italiano.
Grazie alla nuova copertura di ultima generazione e alla sua inclinazione variabile può essere utilizzata sia per i corsi di avvicinamento alla bicicletta dei più piccoli, sia per le sessioni di allenamento dei ciclisti di livello avanzato. Essendo l’unico velodromo della zona la pista risponde alle necessità degli atleti di avere un luogo dove allenarsi senza doversi spostare fuori regione.
A causa della conformazione della pista, per poter girare è necessario utilizzare apposite biciclette con scatto fisso, senza freni e con i pedali ad un’altezza più elevata.
Tuttavia, grazie all’inclinazione variabile della pista, sarà possibile utilizzare biciclette classiche per i corsi di avvicinamento e di perfezionamento della tecnica, svolti nelle zone meno ripide.
Andare in bici, essendo un allenamento cardiovascolare a basso impatto, è indicato per tutti in quanto permette di allenare la resistenza senza danneggiare le articolazioni di ginocchia e caviglie. Inoltre, utilizzare la bicicletta è una valida alternativa per gli spostamenti cittadini, che permette di svolgere attività fisica e di avere un impatto ambientale minore rispetto all’uso dell’auto privata.
L’obiettivo è che il Motovelodromo diventi non solo un luogo di allenamento per gli atleti professionisti, ma anche un luogo dove imparare i fondamentali della bicicletta per poi utilizzarla in sicurezza in altri contesti.
Vieni a provare la Pump Track del Motovelodromo, lunga 90 metri, per allenarti vicino a casa in ogni momento. I corsi saranno per ragazzi ed adulti di tutti i livelli.
Le prime piste di Pump Track di moderna generazione compaiono a inizio anni 2000 in America. Qui nel decennio precedente gli skatepark avevamo avuto un boom ed erano molto utilizzate anche dagli appassionati di BMX e mountain bike, tuttavia solo i più bravi erano in grado di gestire tali pendenze e gli infortuni erano tanti. Per questo motivo il ciclista professionista di downhill Steve Wentz decide di costruire la prima pista di pump truck, pensata appositamente per la bici e quindi più sicura anche per ciclisti di livello amatoriale.
Il pump track è un circuito chiuso, costituito da sole gobbe e paraboliche di cemento e circondato da terra o prato, che si percorre con apposite bici sprovviste di freni. La peculiarità di questa disciplina è che non bisogna pedalare, ma bensì utilizzare il proprio peso corporeo e la spinta acquisita dai dossi – chiamati anche whoops – per muoversi e prendere velocità. Il movimento deve essere fluido, bisogna assecondare le gobbe in salita e spingere su braccia e gambe in discesa per prendere velocità.
Lo stile di guida ha molto in comune con la BMX e per questo il Pump Track ha notevoli doti propedeutiche per la Mtb. Il Pump, però, non allena solamente la tecnica, ma aiuta anche a sconfiggere le proprie paure, a non toccare i freni in curva e a fidarsi delle proprie capacità.
Allenarsi su una pista di Pump Track, oltre ad essere molto divertente ed adrenalinico, rappresenta un valido allenamento cardio e di forza per tutte le fasce muscolari.
Tutti possono approcciarsi al Pump Track indipendentemente dal livello di partenza, e i miglioramenti e la sicurezza sulle due ruote non tarderanno ad arrivare, anche fuori dalla pista.
Pedala al chiuso come se fossi all’aperto con una smart bike che offre una sensazione realistica della strada e pendenze simulate di percorsi reali con l’app Tacx® Training, oltre a consentire una facile personalizzazione per adattarla alle impostazioni della tua bici da corsa.
All’interno del Motovelodromo è presente uno spazio unico totalmente dedicato all’allenamento indoor per ciclisti.
Postazioni individuali complete di: Video 43” e PC dedicati a singole postazioni con 7 Bike Garmin Tacx NEO 50 PLUS.
Step 1: Scegli il tuo livello o scoprilo contattando il nostro istruttore
Step 2: Scarica l’app Sportclubby, registrati e scegli tipologia,durata e orario della tua sessione
Step 3: Prenota e preparati per venire a pedalare
Step 4: Quando arrivi al Motovelodromo, passa in segreteria per registrarti
Step 5: Accedi alla Bike Cave. Suda e divertiti!
Prepara la stagione outdoor in compagnia di amici o della tua squadra, sfida e migliora le tue prestazioni con i percorsi dedicati. La smart bike Neo Bike Plus misura la posizione delle gambe destra e sinistra per analizzare la tecnica di pedalata e aiutarti a sviluppare una pedalata più efficace.
Vieni al Motovelodromo per rilassarti nel solarium o a bordo vasca e nuota nella nuova piscina da 25m nella struttura sportiva più antica del Piemonte. La piscina è aperta solo durante la stagione estiva
Nella vasca da 25m sarà possibile nuotare e praticare attività come acquagym dal lunedì al sabato.
Saranno disponibili 2 solarium: uno a bordo vasca e uno adiacente al chiringuito, muniti di sdraio, lettini e ombrelloni.
400 metri di pista con manto completamente rinnovato per allenarti nel contesto sportivo più affascinante della sponda destra del Po.
La corsa può essere definita l’attività fisica per eccellenza, parte della vita dell’uomo da tempi immemori, da ben prima che il fitness diventasse di interesse. Sulla corsa si basano la maggior parte delle attività sportive, sia individuali che di gruppo, ed è dunque parte integrante degli allenamenti delle più disparate discipline.
Al Motovelodromo la corsa è sempre stata praticata, tanto che vi sono state programmate la partenza e l’arrivo della Maratona di Torino, una delle più antiche d’Italia, per alcune edizioni negli anni ’30.
Lunga circa 400 metri, è composta da due corsie da atletica, con il manto appena rinnovato, e da una corsia in erba adatta per gli allenamenti della campestre. Oltre a quest’ultima, può dunque essere utilizzata per allenare la velocità sui rettilinei e la resistenza sulle lunghe distanze. Il fondo è resinato in continuità con la pista bici, ma al di sotto sarà presente un materassino specificatamente studiato per migliorare prestazioni e confort nella corsa.
Correre al Motovelodromo è un’esperienza unica: è il più antico del Piemonte ancora esistente che conserva le fattezze originali dell’imponente pista da bici, una volta utilizzata dai pistard con le loro motociclette, e permette di costeggiarla e toccare con mano un pezzo di storia torinese.
In una società che diventa sempre più sedentaria sia a causa dei nuovi modelli lavorativi, sia a causa del Covid, i benefici della corsa assumono ancora più importanza. È risaputo infatti che correre è un toccasana per il sistema cardiovascolare e immunitario e che riduce dunque il rischio di malattie cardiache e l’insorgenza di infezioni. Inoltre, è stato dimostrato che la corsa è un antidepressivo naturale e diminuisce i livelli di stress aiutando a dormire meglio. Ti abbiamo convinto a provare la nostra pista per una corsetta?
Vieni ad allenarti al Motovelodromo, in completa sicurezza e seguito dai migliori maestri.
Il fitness è così centrale nella nostra epoca e nelle nostre vite che alla parola “fitness” ecco apparirci davanti l’inconfondibile immagine di Jane Fonda in leggins fluo nel bel mezzo di una sua video-lezione.
Data la popolarità e la domanda per questa disciplina, iniziano ben presto a svilupparsi delle varianti: è il 1990 quando i primi camp di fitness outdoor vengono organizzati in Nord America, riscuotendo fin da subito un grande successo tra il pubblico. Cosa c’è di meglio infatti che allenarsi in compagnia, godendo delle bellissime viste che l’esterno ci può regalare?
All’interno dell’anello del Motovelodromo è presente un’estesa area verde dedicata al fitness outdoor quando il clima lo permette. Qui sarà possibile svolgere lezioni di fitness outdoor in completa sicurezza, godendo della vista del Motovelodromo – il più antico in Piemonte che ancora conserva la sua struttura originaria – e della collina retrostante.
È possibile accedere al campo solo se iscritti a uno dei corsi, previa prenotazione. A causa delle restrizioni Covid, l’accesso al campo sarà limitato, si consiglia dunque di prenotare con anticipo e di disdire nei tempi prestabiliti per permettere ad altri utenti in lista d’attesa di partecipare.
Si sa, i benefici dell’attività fisica sono innumerevoli, perché dunque non combinarli con quelli generati dallo stare all’aria aperta?
Goditi la tua ora di sport con uno dei nostri corsi nella cornice della pista del Motovelodromo e della collina retrostante, divertendoti in compagnia e tenendoti in forma.
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Vieni a scoprire il Motovelodromo: ti aspettiamo con un’ampia offerta sportiva in una delle cornici più suggestive di Torino!
Sport4Good è la società che si occupa della gestione degli sport e dei servizi offerti al Motovelodromo.
La società crede che l’unione faccia la forza e per questo ha selezionato partner di fiducia con ottime referenze per garantire un servizio top-level in tutte le attività, dalla ristorazione, alle lezioni sportive, fino agli articoli dello shop. L’obiettivo della società è la trasformazione del Motovelodromo in un luogo dove tutti, senza distinzione di sesso, età o livello di esperienza, possano godersi qualche ora di benessere attraverso lo sport.
Fin dal suo concepimento, il progetto Motovelodromo va a braccetto con l’idea che ogni azione debba contenere una componente sociale nel senso più esteso del termine, che debba, cioè, generare un ritorno per la società all’interno di cui opera.
Per questo motivo, contestualmente alla proposta di recupero del Motovelodromo, è nata la Società Sportiva Dilettantistica MO.VE. Torino che ha la mission di offrire percorsi di avvicinamento alla pratica e alla cultura dello sport per le fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare bimbi e giovani, anziani e persone diversamente abili. Lo sport è infatti inteso come mezzo per creare inclusione sociale e benessere per mente e spirito.
MO.VE. avrà come sede operativa il Motovelodromo che, grazie alla sua eredità storica e ai suoi spazi polifunzionali, è il luogo perfetto dove svolgere tali attività di sport inclusivo.
MO.VE. con la sua proposta ha vinto il bando di Compagnia di San Paolo nell’ambito della Missione Promuovere il benessere.
Grazie ai contributi ottenuti, a partire da settembre e per un periodo di due anni, MO.VE. ha costruito una programmazione eterogenea che declina il concetto di attività fisica e cultura dello sport per promuovere il benessere. Per riuscire ad offrire un programma vario e valido, MO.VE. collaborerà con una serie di associazioni ben radicate sul territorio tra cui Arké ASD, La Drola Junior ASD, S.A.F. Atletica Piemonte ASD, Associazione Donna Tea Onluns, Granbike Velo Club ASD, Gruppo Abele, LIberitutti, ASD Polisportiva U.I.C.I., Associazione 2gether Onlus.
All’interno del progetto, il Motovelodormo ospiterà corsi di calcio, rugby, danza e ginnastica, ecross kids, atletica leggera, corsi di duathlon, e tanto tanto altro.
Organizza l’evento della tua azienda al Motovelodromo, uno spazio all’aperto o coperto da tensostrutture per le riunioni, 8 campi da padel, 4 campi da Beach volley e la pista bici per un team building coinvolgente.
Il Motovelodromo è lo spazio ideale per organizzare una festa di compleanno, tanto sport e divertimento con il catering di Berlicabarbis.
Al Velò Sport Bistrot è il luogo perfetto per ogni momento della giornata, situato all’interno dello storico Motovelodromo di Torino. Con orari dalle 8 alle 24, sette giorni su sette, offre un’atmosfera accogliente che va dalla colazione alla pausa pranzo, dall’aperitivo alla cena, fino al dopocena. Gli amanti dello sport possono godere delle trasmissioni in TV, mentre chi cerca un’esperienza autentica potrà gustare una birra artigianale Bosio Caratsch alla spina. D’estate, non perdere il chiringuito tra i campi di padel per una pausa rinfrescante. Al Velò è il posto ideale prima, dopo o anche al posto di una sessione sportiva!
La storia del Motovelodromo affonda le sue radici negli anni ’20 dello scorso secolo. Costruito su progetto dell’architetto Vittorio Ballatore di Rosana – esponente del liberty torinese – è l’unica architettura sportiva della città ancora esistente risalente ai primi trent’anni del Novecento.
La regina della struttura è sicuramente la sua pista, lunga 393 metri e con un’inclinazione superiore a quella dei velodromi da bici, era infatti stata originariamente pensata per ospitare anche gare di macchine e moto da corsa. Su questa pista si conclusero alcune tappe del Giro d’Italia e della Milano-Torino, gare che videro sfrecciare campioni del calibro di Bartali e Coppi.
Non solo bici, infatti fin dai primi anni dall’apertura il Motovelodromo ospitò gare delle più disparate discipline: dalla bici al rugby, dall’atletica al baseball, per arrivare fino al calcio (il Torino qui vinse i campionati del 1925-26 e del 1943- 44) e ai concerti.
Riaprire ospitando tante discipline diverse vuole dunque anche essere un gesto per onorare la sua eredità storica e sportiva in un continuum tra passato, presente e futuro.
La rimessa in funzione del Motovelodromo parte da due necessità della città di Torino: il ripristino di un luogo di valore storico e architettonico e la mancanza di un centro polisportivo nella zona della Circoscrizione VII.
Il progetto prevede da una parte il recupero della pista e della tribuna Ovest nel rispetto dell’architettura originale, e dall’altra il rifacimento delle due tribune lungo il rettilineo che, oltre a mantenere la loro funzione di tribune, ospiteranno servizi aggiuntivi. Il focus del progetto è proprio quello di coniugare passato e presente, per questo grande enfasi è stata posta sulla bici – regina della pista – inserendo diverse discipline che la vedono protagonista e gli annessi servizi come la ciclofficina, al tempo stesso però l’offerta sportiva riflette anche i gusti e le tendenze del momento in modo da essere rilevante ai giorni d’oggi.
La maggior parte degli sport sono ospitati nell’area interna alla pista: Padel, beach volley, piste da atletica, da campestre e da bici. All’esterno di quest’area ci saranno poi una parete da arrampicata, la pump track e la palestra. In seguito si aggiungeranno gli spogliatoi al chiuso e una zona ristorante aperta a tutti.
Prova il beach tennis nei campi del Motovelodromo, con sabbia portoghese riscaldata e rete regolabile.
Le regole del Beach Tennis nascono solo nel 1996, ma già a partire dagli anni ’70 le spiagge italiane erano gremite di amatori che, con regole improvvisate e non univoche, si sfidavano a suon di racchettoni. Questo sport è una costola della Federazione Italiana Tennis che dal 2003 ne organizza i tornei – in origine prevalentemente in Emilia Romagna e Lazio, le regioni di maggior diffusione di questo sport. Nel 2005 è stato poi costituito il primo Comitato Nazionale del Beach Tennis con l’obiettivo di sviluppare lo sport sul territorio nazionale. Ad oggi il Beach Tennis ha in calendario diverse manifestazioni e il numero di giocatori è aumentato grazie all’impegno della FIT nell’organizzazione di eventi nazionali e internazionali. L’obiettivo ora è quello di renderlo sport olimpico dato l’elevato numero di appassionati.
Il Beach Tennis è uno sport competitivo e ricreativo allo stesso tempo, è giocato da molti in estate ma questo non significa che non possa essere praticato tutto l’anno! Nella giusta struttura e con il giusto equipaggiamento, perché non continuare a godere di questo sport veloce, emozionante e dall’azione esplosiva anche in inverno? Anche lontano dalle spiagge ma pur sempre sulla sabbia?
Il Beach Tennis è uno sport competitivo e ricreativo allo stesso tempo, molti probabilmente ci giocano d’estate ma questo non significa che non possa essere praticato tutto l’anno! Nella giusta struttura e con il giusto equipaggiamento, perché non continuare a godere di questo sport veloce, emozionante e dall’azione esplosiva anche in inverno? Anche lontano dalle spiagge ma pur sempre sulla sabbia?
Supera i tuoi limiti e prova l’arrampicata al Motovelodromo.
Nonostante ognuno di noi possa affermare di essersi arrampicato almeno una volta su un albero da bambino, l’arrampicata è diventata uno sport vero e proprio governato da regole precise solo qualche decennio fa, in Italia nel 1987 con la nascita della F.A.S.I. (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana). Bisogna però riconoscere che sono stati gli statunitensi gli iniziatori dell’arrampicata, infatti già dagli anni ’50 la disciplina si è diffusa abbastanza rapidamente oltreoceano grazie all’introduzione di alcune tecniche fondamentali e all’abbondante presenza di pareti naturali su cui arrampicare. In Italia l’Arrampicata Sportiva è nata il 5 luglio 1985 a Bardonecchia quando i più abili scalatori del tempo si sono dati appuntamento per dimostrare una volta per tutte chi fosse il più forte in parete. Lo sport è stato accolto subito con grande interesse dal pubblico che l’anno seguente partecipò numeroso alla manifestazione RockMaster, poi diventata cult.
Viene definita Arrampicata la disciplina sportiva individuale che consiste nell’arrampicata naturale – cioè senza l’ausilio di mezzi artificiali utilizzati per la progressione come potrebbe essere una scala; può essere svolta sia su pareti naturali che artificiali. Si tratta di una disciplina complessa in quanto comprende sia una componente fisica-motoria che impegna tutti gli arti, sia una componente psicologica e mentale. L’arrampicata può essere infatti definita come un vero e proprio stile di vita, uno stile mutato dall’alpinismo e declinato in ambito prettamente sportivo. Al Motovelodromo proponiamo l’Arrampicata Indoor, quella praticata su strutture costituite da pannelli con “prese”, ovvero appigli artificiali. Questo tipo di arrampicata è il più diffuso essendo sicuro, pratico perché indipendente dalla posizione geografica, e versatile in quanto si possono avere percorsi adatti a tutti i livelli.
Le arrampicate hanno come scopo quello di arrivare sempre più in alto su itinerari sempre più difficili, non dimenticando di avere un occhio di riguardo per la sicurezza. Arrampicare significa dunque essere in un confronto diretto, appassionato, fino all’ultima presa, prima con sé stessi e poi con gli altri. Questo permette sia di imparare a conoscere e superare i propri limiti, sia di indagare a fondo l’animo umano. Ottimale da un punto di vista fisico, in quanto va a rafforzare i muscoli di tutto il corpo, allo stesso tempo l’arrampicata stimola la mente, per l’elevato livello di concentrazione richiesto.